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PIC e PAC: cosa sono e quale scegliere

01/11/2019

No, non sono i personaggi di un fumetto della nostra infanzia. Né il ricordo di antichi spot pubblicitari. Sono due soluzioni di investimento. Il Piano di Investimento di Capitale (PIC) e il Piano di Accumulo di Capitale (PAC)possono rappresentare una soluzione per chi ha un gruzzolo da investire o per chi può accantonare piccole somme a cadenza regolare. Andiamo a conoscerli meglio.

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Cosa sono il PIC e il PAC

Il PIC e il PAC sono due “canali” per investire in fondi comuni, ovvero in quegli strumenti che a loro volta investono i capitali raccolti presso i risparmiatori con l’obiettivo di creare per valore per i loro gestori e, ovviamente, per i risparmiatori stessi. Il PIC prevede di investire una cifra in un’unica soluzione, mentre il PAC consente versamenti periodici.

Le caratteristiche del PIC

Il PIC, quindi, è un investimento in un’unica soluzione ed è particolarmente indicato per il risparmiatore che dispone di una certa somma di denaro: può essere per esempio la risposta alle esigenze d’investimento di chi è appena andato in pensione e ha a disposizione il trattamento di fine rapporto o la liquidazione, o di chi ha ereditato un capitale, o magari di chi è riuscito a risparmiare un bel gruzzoletto o ha festeggiato una vincita in qualche lotteria. L’obiettivo è comunque lo stesso: ovvero, ottenere un ritorno nel tempo.

Vantaggi e svantaggi del PIC

Il PIC riesce a sfruttare pienamente i vantaggi della capitalizzazione composta (meccanismo in base al quale gli interessi maturati confluiscono nel capitale iniziale e quelli successivi si calcolano sulla somma tra interessi già maturati e capitale), fermo restando un orizzonte temporale di medio-lungo termine.

Va però detto che il PIC deve vedersela con il market timing, ossia con il punto temporale di ingresso nell’investimento. Se i mercati sono ai minimi, il PIC consente di cogliere di più le potenzialità di un rialzo dei prezzi. In caso contrario, e cioè se i mercati sono ai massimi, c’è il rischio di non riuscire a beneficiare in pieno dei potenziali rialzi.

Le caratteristiche del PAC

Con il PAC, l’investimento si realizza versando somme anche molto modeste nel corso del tempo, a cadenza mensile, trimestrale o anche più lunga (vedremo a breve quanto il fattore temporale possa essere decisivo). L’obiettivo tipico è raggiungere, nel medio-lungo periodo, un capitale che sia maggiore della somma dei risparmi periodici effettuati. È la risposta più indicata per chi intende mettere via una certa cifra – più o meno contenuta – alla volta, al netto delle spese correnti per la casa, il cibo, i figli e il tempo libero.

Per esempio, il PAC si dimostra particolarmente indicato per chi è appena entrato nel mondo del lavoro e vuole iniziare a risparmiare in modo graduale, per quei genitori che vogliono investire per i figli e per i lavoratori nell’ottica di integrare la futura pensione. In pratica, è come infilare del denaro un poco alla volta dentro un salvadanaio costituito da strumenti finanziari.

Vantaggi e svantaggi del PAC

Il PAC è uno strumento molto accessibile. I versamenti sono flessibili, ovvero è possibile modificare l’importo in qualunque momento, così come è possibile sospenderli per poi riprenderli in seguito. Il risparmiatore può disinvestire totalmente o parzialmente il patrimonio accumulato in qualsiasi momento. Last but not least, il PAC distoglie l’attenzione dal market timing, aiutando l’investitore dal punto di vista psicologico a non scappare alla minima “scossa” di mercato e a mantenere la giusta rotta. In definitiva, è un’ottima strategia che consente di costituire un capitale investendo i risparmi con gradualità e poco stress.

Attenzione, però, ai costi associati ai versamenti: più alti sono, peggiori sono le performance del PAC.

Meglio un PIC o un PAC?

Non c’è una risposta a questa domanda, perché molto dipende dal risparmiatore: dalle sue possibilità e risorse, dal suo profilo di rischio, dai suoi obiettivi e dal suo orizzonte temporale.

Da tenere presente che PIC e PAC non sono in contrasto. Anzi. Si può cominciare investendo un capitale accumulato in precedenza in un PIC e poi accantonare periodicamente una parte dei propri risparmi in un PAC.

 

di AdviseOnly

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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