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Cosa sono e come funzionano le azioni?

28/10/2019

“Questa azione è salita del 2% in Borsa, mentre quell’altra azione è scesa del 3%”. Possono cambiare i nomi e le percentuali, ma siamo di fronte a una tipica frase sentita al telegiornale o letta frequentemente. Ma che cos’è un’azione? Cosa significa possederne una?

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L’azione come frazione del capitale di una società

Le azioni sono titoli che rappresentano una porzione del capitale di una società e consentono agli investitori di diventare proprietari di una parte della stessa. Anche se non siete familiari con le nozioni di diritto, vi basta sapere che quando sentite la sigla SpA, Società per azioni, o Sapa, società in accomandita per azioni, si sta facendo riferimento a società che hanno scelto, a livello di struttura giuridica, di ripartire il proprio capitale in azioni.

Attraverso l’acquisto di una sola azione si diventa proprietari della società, anche se magari per una frazione molto piccola. In questo modo si entra a far parte del capitale sociale dell’azienda e si acquistano determinati diritti economico finanziari, come la possibilità di percepire dividendi se decisi dal management, e diritti amministrativi, per esempio esercitare il diritto di voto nelle varie assemblee riservate ai soci, influendo così sulle decisioni delle società.

Diverse tipologie di azioni, diversi diritti

Le azioni non sono tutte uguali e di conseguenza non hanno gli stessi diritti amministrativi ed economico patrimoniali. È la società stessa a decidere le caratteristiche delle azioni, sia quando si costituisce, sia quando raccoglie nuovo capitale azionario.

Le azioni definite come ordinarie sono le più classiche. Non hanno nessun privilegio in termini di distribuzione dei dividendi, né di poteri amministrativi e nemmeno, nel caso più negativo, quando si verifica la liquidazione della società.

Un’altra tipologia è quella delle azioni di risparmio, emesse esclusivamente da società quotate in un mercato regolamentato. I possessori ottengono privilegi economici, come per esempio un dividendo minimo garantito. Tuttavia perdono il diritto di voto nelle assemblee ordinarie o straordinarie.

Le ultime due categorie di azioni sono quelle privilegiate, caratterizzate da un diritto di priorità sugli utili distribuiti e/o sul rimborso del capitale in caso di fallimento, e quelle a voto limitato che presentano una esplicita limitazione nel diritto di voto nelle assemblee senza necessariamente avere come contropartita privilegi patrimoniali.

Il mercato come incontro tra domanda e offerta

Il mercato azionario, che prende anche il nome di Borsa, ha il principale scopo di mettere in comunicazione la domanda di capitali, rappresentata dalle società che devono finanziarsi, e l’offerta di capitali, data dagli investitori che vogliono impiegare i loro risparmi.

La azioni di una società possono essere comprate sia sul mercato primario che sul mercato secondario. Per mercato primario si intende quel mercato in cui un titolo azionario viene offerto per la prima volta attraverso un’offerta pubblica iniziale (IPO). Attraverso questa procedura la società in questione è ammessa alla quotazione al mercato regolamentato.

Per mercato secondario invece si intende il luogo in cui i titoli sono già liberi di circolare e di essere scambiati tra gli investitori. L’incontro della domanda e dell’offerta determina anche l’andamento del prezzo di un titolo nel tempo: se c’è tanta domanda, e quindi tanto interesse da parte degli investitori, il prezzo sale, altrimenti in caso di un eccesso di offerta, scende.

di AdviseOnly

 

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L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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