Vai al contenuto principale

Fondi comuni di investimento: cosa sono e tipologie

21/08/2023

Nati con lo scopo di creare valore per i risparmiatori, i fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari che, raccogliendo i capitali di più risparmiatori, li investono in attività differenti tra loro.

In questo nostro approfondimento andremo ad analizzare, nel dettaglio, quali sono le tipologie più comuni, il loro andamento e i costi.

Tante proposte per costruire il tuo capitale

Fondi comuni di investimento: cosa sono?

I fondi comuni di investimento, controllati da società che si occupano di gestione del risparmio (SGR), sono strumenti finanziari attraverso i quali i risparmi di diversi piccoli investitori confluiscono in un unico patrimonio, come se fosse una cassa comune. I professionisti che li prendono in carico li collocano sui mercati finanziari in azioni, titoli di stato, obbligazioni o altro, con l’obiettivo di creare un rendimento e mantenendo bassi i costi di gestione. Anche se si tratta di strumenti diversi, fondi comuni di investimento e SICAV svolgono la medesima attività, con la differenza che i fondi comuni hanno un patrimonio separato – composto, appunto, dal capitale dei sottoscrittori – mentre le SICAV sono società vere e proprie delle quali i sottoscrittori sono anche soci.

Il vantaggio principale dei fondi comuni di investimento risiede nella possibilità di accedere a tipologie di investimento altrimenti precluse al singolo risparmiatore, distribuendo il rischio e affidando la gestione a professionisti del settore.

I fondi comuni di investimento possono essere sia aperti, con la possibilità, quindi, di sottoscrivere le quote o di chiedere il rimborso in qualsiasi momento, sia chiusi, i quali prevedono che la sottoscrizione e il rimborso possano essere chiesti rispettivamente solo nel periodo di offerta e alla scadenza del fondo. Oltre a questa distinzione, i fondi comuni di investimento si differenziano anche in base agli strumenti finanziari su cui investono: vediamo insieme tutte le tipologie.

Tipologie di fondi comuni di investimento

Le tipologie di fondi comuni di investimento sono molteplici e si suddividono in:

 

  • fondi azionari: questi fondi prevedono la sottoscrizione delle azioni di una società e si contraddistinguono, in genere, per un grado di rischio maggiore rispetto ad altre tipologie di fondo;
  • fondi obbligazionari: fondi che operano su Titoli di Stato e obbligazioni;
  • fondi bilanciati: i loro investimenti sono suddivisi tra azioni e obbligazioni;
  • fondi monetari: attivi, principalmente, nel mercato monetario;
  • fondi liquidità: gli investimenti di questi fondi si concentrano in strumenti che hanno una durata finanziaria fino a sei mesi;
  • fondi flessibili: fondi senza vincolo alla composizione del portafoglio: l’investitore ha, quindi, una totale libertà di scelta degli strumenti finanziari sui quali investire.

I fondi comuni di investimento possono fallire?

Essendo strumenti finanziari soggetti all’andamento dei mercati, la domanda sorge spontanea: i fondi comuni di investimento possono fallire? Il patrimonio dei fondi è separato da quello dei loro gestori, le società di gestione del risparmio, e se le seconde dovessero fallire, il patrimonio sarebbe comunque tutelato; pertanto, i fondi comuni di investimento sono sicuri, pur essendo soggetti all’andamento del mercato finanziario.

Andamento e costi dei fondi comuni di investimento

I mercati finanziari sono esposti a rischi più o meno elevati a seconda della tipologia di investimento che si intende sottoscrivere. Il fondo comune di investimento è un prodotto meno rischioso rispetto ad altri perché offre una vantaggiosa diversificazione del portafoglio: essendo costituito da tipologie differenti di azioni, la ripartizione dell’investimento aumenta la sicurezza e le opportunità di investimento.

I costi dei fondi comuni di investimento sono variabili e oscillano tra lo 0,5% e l’1,5% del valore dell’investimento a seconda della società che si occupa della gestione del titolo; sul fronte della tassazione, invece, i redditi derivanti dalla partecipazione a fondi italiani sono soggetti a una ritenuta pari al 26% sulla differenza tra patrimonio netto iniziale e proventi netti al termine dell’anno.

Banco bpm
Tante proposte per costruire il tuo capitale

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.