“Webank accessibile”: Cerchio d’Oro dell’Innovazione Finanziaria #PremiERiconoscimenti
L’edizione 2004 del “Cerchio d’Oro dell’Innovazione Finanziaria”, promosso da AIFIn, ha premiato il progetto “Webank accessibile”, all’interno della categoria “Applicazione della tecnologia”.
Un ottimo successo per l’Istituto di credito online che, all’interno della stessa kermesse, ha ricevuto analogo riconoscimento anche con il progetto “Webank Education”. Gli è inoltre stato conferito il Premio Speciale “Intermediario finanziario innovativo dell’anno”.
“Webank accessibile” risulta essere la prima piattaforma completamente accessibile per diversamente abili, normodotati e anziani grazie ad un’interfaccia web veloce e intuitiva, perfetta per ogni tipo di supporto digitale. Il neonato servizio ha completamente abbattuto qualsiasi barriera digitale, rendendo così accessibili ben 15 servizi, tra cui il pagamento dei bollettini, le ricariche per i cellulari, la richiesta e il blocco delle carte e la visione della situazione del portafoglio titoli.
Lo staff della banca è stato supportato dall’esperienza dell’Unione Italiana Cechi che ha fornito indicazioni e suggerimenti per rendere la piattaforma davvero accessibile a tutti. Ed è questo l’obiettivo di “Webank Accessibile”, la soluzione che da un lato vuole rendere utilizzabili i servizi di banking a chi, a causa di una disabilità, si avvale di tecnologie assistite e, dall’altro, vuole migliorare il livello del servizio per tutti i suoi utenti, dando loro un’alternativa più semplice ed immediata.
Al momento, un sito che non rispetti i più moderni protocolli di accessibilità esclude di fatto una popolazione che consta di almeno 650.000 persone, con particolare riferimento a due target: persone con disabilità fisica di varia natura (cecità, sordità, invalidità motoria), la cui “penetrazione digitale” ammonta a circa il 20%, e anziani, che utilizzano internet nel 2,4% dei casi. Si tratta di numeriche di assoluto rilievo, che meritano da parte delle aziende un riconoscimento adeguato: il progetto di Webank non persegue quindi esclusivamente un obiettivo commerciale, ma si appella anche alla responsabilità sociale dell’istituzione bancaria.
“Abbiamo colto con favore l’anniversario dell’anno 2003 (decimo anniversario dell’adozione, da parte dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, delle regole standard sulla parità di opportunità per i disabili) che è stato lo stimolo da cui siamo partiti” – ha commentato Andrea Cardamone, direttore Generale di Webank – “Ma questo progetto non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza per facilitare un dibattito concreto sull’accessibilità“.